M.V.M.

Creato il
14/10/99.



Cosa nasconde la fascinosa autostoppista

EDMONDO DIETRICH

La Repubblica, 20 / 9 / 1999.


A distanza di poco più d' un mese dal Quintetto di Buenos Aires di Manuel Vazquez Montalban con Pepe Carvalho come primo attore, Feltrinelli rilancia l'investigatore più famoso di Spagna, con un libro pubblicato direttamente in edizione economica. Nel Quintetto Carvalho si aggira per una Buenos Aires che non ama, anzi detesta profondamente, alla ricerca d'un suo giovane cugino volontariamente desaparecido. S'aggira fra tanti, troppi accadimenti e personaggi che s'intrecciano, si scontrano, si mascherano con una narrazione che va a rilento e che appare un po' stanca, forse per la troppa carne al fuoco. Carne ce n'è anche in Storie di fantasmi, ma è ben cucinata. Tre racconti lunghi, all'apparenza quasi esoterici, nei quali c'è un Carvalho più giovane (il libro fu scritto quasi dieci anni fa), gran gourmet, meno pesante però nel fisico ma con il suo solito cinismo, diciamo disincanto, che non gli fa perdere mai il senso della realtà. Tre storie eleganti, soffici come una piuma che si leggono d'un colpo. Nella prefazione Montalbán dichiara, quasi scusandosi, di non credere all'esistenza dei fantasmi, lui materialista spinto, se non a quelli "che vivono di boria e fantasmagorie". Ai fantasmi non crede, come logico, neppure Pepe chiamato a indagare ogni volta su questi fatti, solo in apparenza misteriosi: un'autostoppista giovane, bella e bionda che, secondo numerose denunce, prima salva da incidenti mortali i guidatori dell'auto su cui è salita, poi scompare all'improvviso, come un soffio di vento; una nave fantasma che veleggia per i mari delle Canarie dove c'è tonno in quantità e impaurisce i pescatori locali; Paolo e Virginia, due amanti trovati morti in una cascina. Morti davvero?