M.V.M.

Creato il
28/8/98.


IL NUOVO CARVALHO TELEVISIVO

Maggio 1999


Il titolo della serie è Pepe Carvalho. È in onda su Raidue dal 27 maggio alle 20.50.

Con Charo
Con Biscuter
Carvalho con Charo (sopra, foto Salvador Sansuán) e con Biscuter a Parigi (sotto).
Poncela
Eusebio Poncela è stato Carvalho nel telefilm di TVE e continua ad esserlo nella fantasia di tanti spagnoli.
Si sono concluse lo scorso dicembre le riprese della nuova serie televisiva su Carvalho, che vede l'attore catalano Juanjo Puigcorbé nel ruolo del detective, la nostra Valeria Marini in quello di Charo ed il francese Jean Benguigui in quello di Biscuter, oltre all'uruguaiano Walter Vidarte come Bromuro ed il catalano Lluís Marco che interpreta il commissario Contreras.
La serie è formata da sei episodi con diversi registi. Nella sceneggiatura partecipa lo stesso Vázquez Montalbán, che si propone di giudicare il risultato solo quando andrà in onda: l'esperienza precedente, prodotta dalla televisione pubblica spagnola nel 1987, ebbe risultati catastrofici ed il padre di Carvalho uccise il padre della serie in Assassinio a Prado del Rey*, inedito in Italia. Le sceneggiature di quella serie erano tratte da racconti scritti ad hoc da Vázquez Montalbán, raccolti in libri inediti in Italia, ma la cui pubblicazione inizierà nel 1999 con Storie di fantasmi* (titolo provvisorio) e procederà con un libro all'anno, sempre editi da Feltrinelli.
La nuova serie dovrebbe essere decisamente piú moderna dell'anteriore, ma il rischio della delusione sussiste: Juanjo Puigcorbé è sulla quarantina, mentre Carvalho ha ormai sessant'anni. Inoltre il Carvalho della TV sarà apolitico ed i riferimenti al franchismo saranno completamente eliminati. E poi c'è Valeria Marini, la trentenne che, anzichè incarnare una Charo prostituta, farà la chanteuse. Questa è stata la scelta che ha sollevato un certo polverone in Italia: Nico Orengo ha scritto un articoletto su La Stampa con i soliti luoghi comuni italiani sulla Spagna: perchè mai Rosario García López dovrebbe essere un nome da transessuale da Almodóvar? Perchè in Italia si polemizza su tutto? Appare molto saggia la decisione di Vázquez Montalbán di attendere prima di parlare.
Certo, il casting dello scrittore sarebbe stato perfetto: Philippe Noiret nel ruolo di Carvalho e Anna Galliena come Charo, ma chi comanda è il mercato, e l'idea di Vázquez Montalbán non è andata oltre una cena con l'attore francese, della quale lo scrittore conserva in casa una bottiglia di vino «perchè l'ha toccata LUI».
    Liberato dalla responsabilità di dover scegliere gli attori, per questo telefilm Vázquez Montalbán ha scelto le storie che gli sembravano piú televisive e le ha adattate agli anni novanta. Sulla base di questo lavoro altri hanno elaborato le sceneggiature finali.
Il budget di ogni capitolo è di circa due miliardi di lire. Per la Spagna partecipano Tele 5 (Berlusconi), Vía Digital, Cartel e l'Institut Català de Cinema, che versano il 40% del capitale. La Francia (Tanaïs Com) e l'Italia (Solaris Cinematografica) collaborano con un 30% ognuna. La serie sarà quindi trasmessa nei tre paesi, e per questa ragione il cast è cosí internazionale.
Pepe e Charo
Juanjo Puigcorbé e Valeria Marini sono
Pepe Carvalho e Charo García López
Gli episodi
E anche gli episodi lo sono, ed hanno solo una lontana parentela con i romanzi o racconti dallo stesso titolo. Andranno in onda probabilmente col seguente ordine: Il centravanti è stato assassinato verso sera (girato in Italia e diretto da Franco Giraldi), Alla ricerca di Sherezade (girato in Italia e diretto da Franco Giraldi), basato su un racconto inedito in Italia, La solitudine del manager (girato a Parigi, con la regia dell'algerino Merzak Allouache), Padre patrón (girato in Francia, con la regia di Emmanuelle Cuau), basato su un racconto inedito in Italia, Come eravamo (girato in Spagna con la regia di Rafael Moleón), basato su un racconto edito in Italia nella raccolta Il fratellino, e Il fratellino (il primo ad essere girato, a Barcellona, con la regia dello spagnolo Enrique Urbizu).
Potete anche leggere un'intervista con il regista italiano Franco Giraldi. Senza commenti.

MVM con Puigcorbé
Juanjo Puigcorbé e Manuel Vázquez Montalbán all'entrata di Casa Leopoldo.
    Juanjo Puigcorbé ha dichiarato che gli piacerebbe essere il protagonista della nuova serie di episodi che i produttori hanno in progetto di realizzare piú avanti. L'attore dice di essersi divertito interpretando Carvalho, «una persona intelligente, che si interessa per la gente e scava nell'anima altrui; ha un buon vivere mediterraneo».
    Da parte sua, Vázquez Montalbán ha dichiarato che «l'interpretazione è eccellente e Puigcorbé porta una nuova lettura molto interessante. È piú importante ciò che non dice di ciò che dice».

    Il ristorante Casa Leopoldo, che ha appena compiuto i suoi primi 70 anni, è stato il punto di riferimento del set della serie: sia la fine delle riprese, lo scorso dicembre, sia la presentazione della serie alla stampa, all'inizio di febbraio, si sono svolte lí, con una cena e un pranzo rispettivamente. Alla prima hanno partecipato tutta la squadra tecnica e una parte della produzione e del cast: Juanjo Puigcorbé (al quale hanno regalato una maglietta con la scritta "Io sono sopravvissuto a Carvalho") e la spettacolare attrice che interpreta il ruolo di Beatriz Maluendas.
Vázquez Montalbán era con un gruppo di gastronomi toscani ed è sgattaiolato via a mezzanotte in punto.


VITA CON PEPE

NICO ORENGO

La Stampa, 1 / 4 / 1998

Cosa se ne farà Pepe Carvalho di Valeria Marini? Come fidanzato non potrà che esibire la propria succulenta gastrosofia, adoperarla come supporto, focaccia, sulla quale inscenare un riso con le vongole, un morteruelo, un taramà o un calalù. Non creda, la Marini, di entrare nella cucina di Maigret, dove la vita frantumata dell'esterno lì si ricompone in un ordine di zuppe e stufati. No, dovrà essere una "puttana più selettiva che seletta", dovrà essere Rosario García Lopez, Charo, nome da transessuale d'Almodóvar, di stanza a Barrio Chino. Ma non si faccia troppi sensi di colpa perché nei confronti delle prostitute Pepe "prova un sentimento di rispetto e compassione" e pensa di "reinserirle in un mondo più giusto, socialmente più equo". Per il resto vite separate, da single. Ma con sesso e preservativi comprati a La Pajarita, in calle Riera Baixa. Una fidanzata non ingombrante ma soprattutto rilassante. E' tutto questo la Marini? Qualche dubbio: troppo appariscente, troppo prosperosa e con un tono di voce più sull'irritante che non il tonificante.
Per questi motivi Charo-Marini è più facile vederla come fidanzata focaccia sulla quale cucinare un' aragosta alla sibarita: "Sciogliere il burro e imbiondire le cipolle e le carote, tagliate fini. Mettere l'aragosta tagliata a pezzi, ancora viva. Spolverare con spezie scelte. Versarvi la bottiglia di champagne...".


Giraldi e il suo "Carvalho"

Film TV, dal 23 al 29 maggio


Con Giraldi
Juanjo Puigcorbé con Franco Giraldi
Franco Giraldi (a destra nella foto con Juanjo Puigcorbé, il nuovo Carvalho) ha diretto due dei sei episodi di "Pepe Carvalho": "Il centravanti è stato assassinato verso sera" e "Alla ricerca di Sherazade".

Come ha accolto il progetto lo scrittore Manuel Vázquez Montalbán?
—È stato contento. Fa parte di quella categoria di scrittori che riconosce la diversità del linguaggio filmico e non pretende una trasposizione letterale del libro.

Come vi siete conosciuti?
—Ci siamo incontrati a Barcellona durante i sopralluoghi. Siamo andati alla Casa Leopoldo, un ristorante catalano nel Barrio Chino (il quartiere cinese) che frequenta spesso ed è un luogo fondamentale anche nelle storie di Carvalho. Ciò che descrive attraverso gli occhi di Pepe Carvalho è la trasformazione della società spagnola dopo la morte di Franco nel 1975.

Chi è Pepe Carvalho?
—In effetti Pepe è l'alter ego di Montalbán. Vive facendo il detective perché è estremamente curioso del mondo.

Chi ha letto i gialli non si aspetterebbe certo Valeria Marini nella parte di Charo, la prostituta fidanzata di Carvalho.
—È stata una scelta dei tre produttori (Rai, la spagnola Cartel e la francese Artè). Serviva un nome famoso e la Marini è conosciuta in Spagna e Francia. Il catalano Juanjo Puigcorbè (Carvalho) è un attore molto affascinante e seduttivo, ma sconosciuto altrove.


Dov'è Pepe Carvalho?

SILVIA FUMAROLA

La Repubblica, 23 / 5 / 1999


Per soffrire un po' meno, bisogna non aver letto i libri di Manuel Vázquez Montalbán. Perché se avete amato l'ironia, l'intelligenza, il fisico imponente di Pepe Carvalho, detective, intellettuale di sinistra, gourmet, le ombre e i colori di Barcellona, guardando la tv, bisogna dimenticarlo. In tv l'investigatore, interpretato dall'attore catalano Juanjuo Puigcorbè, è un signore asciutto che fuma il sigaro, taciturno, vestito tono su tono. Sarà anche vero che i libri si tradiscono, ma nella serie in sei episodi coprodotta da italiani, spagnoli e francesi - da giovedì su RaiDue - i tradimenti non si contano.
La prostituta Charo, piccola, sciupata e nervosa, complice di Pepe, sullo schermo è una solare Valeria Marini con le labbra bordeaux, che sfoggia cappotti ornati di pelliccia e lo aiuta come può. "Lo so" dice la Marini "il personaggio è molto diverso da quello raccontato da Montalbán, resiste l'idea che è complice e compagna del protagonista. Nei gialli è una prostituta un po' in là con gli anni, qui sono una tenutaria di cabaret. Quando ho avuto le sceneggiature, Charo era già stata modificata, ma a me è andata bene lo stesso".
I film sono stati girati da diversi registi in rappresentanza dei tre paesi produttori, inutile cercare una cifra stilistica comune; i due episodi italiani, Alla ricerca di Sherazade (che apre la serie) e Il centravanti è stato assassinato verso sera, sono diretti da Franco Giraldi; poi andranno in onda Il Fratellino, Come eravamo, La solitudine del manager, Storia di famiglia.
C'era grande attesa per un altro detective mediterraneo, dopo il successo del Commissario Montalbano, che si chiama così in omaggio all'autore spagnolo. Ma se lo spirito dei romanzi di Camilleri è stato colto in pieno, qui manca l' atmosfera, eppure tutti si dicono grandi estimatori dei libri di Montalbán, (pubblicati in Italia da Feltrinelli). "Sono un grande appassionato dei suoi romanzi e del suo Pepe Carvalho dagli anni '80" spiega Giraldi "Il personaggio mi ha colpito per il suo disincanto, il suo essere di sinistra con un passato da agente della Cia e un arresto alle spalle per essersi opposto alla dittatura franchista. Il problema dei due episodi prodotti in Italia era quello di trasportare un personaggio così spagnolo e così letterario senza perdere il "sapore" delle storie".
E il "sapore" purtroppo si perde: nel Centravanti verrà ucciso verso sera, girato a Perugia, tra stadi e spogliatoi, Carvalho sembra un signore capitato lì per caso. L'aspetto del buongustaio poi, sparisce: si limita a portare una gavetta con i rigatoni all'amatriciana al suo aiutante Biscuter. "Ma le differenze" spiega Puigcorbè, che adora Carvalho "sono state approvate dallo stesso Montalbán".
Il direttore di RaiDue Carlo Freccero fa l'apologia di Pepe ("adoro il suo disprezzo per la cultura manageriale e liberista, il suo essere di sinistra e laico, un Che Guevara convinto che dietro ai ricchi ci sia sempre il male"), e preferisce parlare dell'esperimento produttivo "importante per il futuro della fiction europea. Vale come tentativo, bisogna accettare le scommesse. Carvalho è meglio delle fiction domestiche buoniste. Ma in futuro, visto che pensano alla seconda serie, vorrei dire la mia, perché una rete non può limitarsi a fare il taxi per la fiction".