M.V.M.

Creato il
3/5/98.


TERRORISTI

MANUEL VÁZQUEZ MONTALBÁN

Il Manifesto, 27 / 4 / 1997.


Lo Stato sorride. Il presidente Fujimori passa accanto al cadavere del capo dei sequestratori e si mette in posa come un cacciatore di orsi davanti alla preda abbattuta, con l'espressione soddisfatta del politico cui i militari han regalato la condizione di statista.

È la Storia a decidere se i terroristi sono futuri statisti.
Se i terroristi vincono, possono arrivare a dirigere gli stati, ad essere ricevuti nelle migliori ambasciate, compresi quelli che sono stati insigniti del Premio Nobel per la Pace, compresi i terroristi intellettuali come Henry Kissinger.

Se i terroristi si lasciano ammazzare con un colpo alla tempia da commandos specialmente addestrati alla salvezza dell'ordine internazionale nei momenti di alto rischio, il terrorista morto sarà un terrorista a tutti gli effetti e il terrorista di Stato continuerà a utilizzare in modo appropriato il titolo di statista e il sorriso dello Stato.

Credo di essermi spiegato a sufficienza, sul panico che mi causano gli statisti convertiti in psicopatici della ragione di Stato, capaci di farsi fotografare sorridendo di fianco ai giustiziati senza nemmeno osservare la liturgia dei Diritti Umani.
Di recente l'Onu ha votato una condanna, contro Cuba, perché non rispetta i Diritti Umani, e in cambio non è stata condannata la Cina Comunista. I rappresentanti spagnoli hanno condannato Cuba e assolto la Cina, senz'altra decisiva ragione di Stato che la infinità del mercato cinese.

Tra i più ostinati difensori dei Diritti Umani a Cuba ci sono gli Stati Uniti d'America, che hanno avallato la soluzione finale di sterminio delle sinistre a Sud del Río Grande, come una ragione suprema del sistema per conservare l'egemonia degli Stati difensori dei Diritti Umani. Il commando speciale che ha abbattuto i sequestratori peruviani aveva visitato gli Stati Uniti per ottenere buoni consigli in una qualche scuola superiore di Rambo, mentre il presidente Fujimori andava a Cuba a chiedere a Fidel Castro asilo per gli imbarazzanti terroristi. Sono stati due viaggi complementari. Per questo Fujimori sorrideva, accanto al cadavere del terrorista.

Lo Stato merita il monopolio della violenza perché maneggia come nessuno la doppia morale e la doppia verità e il ghigno del dovere compiuto.